TEMPO DI PEELING

TEMPO DI PEELING

È TEMPO DI PEELING, TEMPO DI RINNOVAMENTO

Dopo l’estate la pelle ha necessità di velocizzare il ricambio cellulare e prepararsi ai mesi invernali. I peeling vengono da sempre effettuati in ambito medico-estetico per dare una sferzata di energia e donare levigatezza alla pelle del viso.

Peeling Chimico per accelerare il rinnovo cellulare

Il peeling (dall’inglese “pelare”) è un trattamento estetico e medico estetico che si ottiene mediante l’applicazione sulla cute di acidi, lozioni, creme o gel.

Attraverso l’applicazione di un peeling chimico, si rimuovono gli strati esterni della cute, migliorandone funzione ed aspetto. Il principio di funzionamento si basa sulla capacità della pelle di autorigenerarsi quando, più o meno intensamente, lo strato superciale viene più o meno “insultato”.

Se questa esfoliazione indotta avviene grazie a principi chimici, si parla di peeling chimico, mentre se avviene attraverso opportuni macchinari (es: microdermoabrasione o altre sostanze contenenti particelle abrasive), si parla di scrub meccanico.

Azioni dei peeling chimici:

I peeling chimici, tramite esfoliazione, rimuovono le cellule promuovendone così il turnover attraverso:

 Azione cheratolitica

i peeling penetrano lo strato corneo interrompendo le adesioni tra i corneociti;

 Azione cheratocoagulante

Avviene una denaturazione proteica e coagulazione dei cheratinociti con conseguente neocollagenesi e miglioramento della fascia dermo-epidermica.

Azione cheratolitica e cheratocoagulante inducono così rimozione per desquamazione delle cellule con promozione del turnover cellulare, delle cellule epidermiche danneggiate e degenerate. Vengono così avviati processi e meccanismi fisiologici rivitalizzanti in seguito all’attivazione di mediatori infiammatori.

Dopo il trattamento, indipendentemente dalla tipologia di peeling chimico scelto, la pelle appare: più luminosa, con una texture più omogenea e un colorito più uniforme. Inoltre, la sintesi di fibre di collagene ed elastina indotta dalla procedura, rende la cute ancora più tonica e dall’aspetto visibilmente più giovane.

Cosa è possibile trattare con il peeling chimico?

Possono essere trattati il viso, il collo, il decolletè, mani e addome.

I peeling chimici sono indicati per il ringiovanimento ed il trattamento della cute foto-danneggiata.

  • Rughe superficiali e profonde;
  • Pori dilatati e comedoni;
  • Photo aging;
  • Texture irregolare;
  • Acne;
  • Iperpigmentazioni;
  • Smagliature;
  • Cicatrici

Principali tipologie di molecole usate per i peeling chimici:

Vi sono tuttavia alcune caratteristiche ben specifiche delle molecole che compongono un peeling tra le quali:

  • Acido mandelico: accelera il turnover cellulare, disintegrando i piccoli legami di coesione fra le cellule epiteliali dello strato corneo. Utilizzato nel trattamento di rughe superficiali e texture irregolare;
  • Acido lattico: possiede proprietà igroscopiche, ovvero possiede la capacità di attrarre molecole di acqua verso la supercie dello strato cutaneo stimolando la sintesi di ceramidi, molecole lipidiche con funzioni strutturali e di regolazione delle funzioni cellulari.Trova quindi impiego nei trattamenti di cute senescente e disidratata;
  • Acido piruvico: grazie alle sue grandi proprietà lipolifiche (capacità di amalgamarsi con grassi, oli e lipidi) penetra nel follicolo pilosebaceo, dove esplica una azione batteriostatica, sebostatica, comedolitica e cheratolitica. Largamente utilizzato nel trattamento di acne in fase attiva;
  • Acido cogico e glutatione: l’acido cogico, essendo un eccellente inibitore della melanogenesi (processo metabolico che regola la produzione della melanina) possiede eccellenti proprietà schiarenti, in grado di inibire la formazione di pigmenti. Il tripeptide glutatione possiede invece un’elevata capacità di ossidarsi e ridursi, proteggendo le strutture cellulari dall’azione deleteria dei radicali liberi (azione antiossidante). Per questi motivi acido cogico e glutatione trovano impiego nei trattamenti di danni da photo aging, melasma, cloasma, lentiggini e lentigo senili;
  • Acido glicolico: possiede un basso peso molecolare e una molecola di ridotte dimensioni, tali da permettergli un grado di penetrazione maggiore rispetto agli altri caustici qui elencati. Una volta penetrato, superficialmente induce esfoliazione accelerando il turnover cellulare e a livello dermico aumenta l’attività dei fibroblasti, inducendo nuova sintesi di collagene. Per questi motivi, l’acido glicolico trova impiego nel trattamento di rughe profonde, cicatrici, cicatrici post acne e smagliature.

Quando non fare il peeling:

  • Se si sono assunti farmaci nei 6 mesi precedenti al trattamento;
  • Tendenza di cheloidi o a cicatrizzazione anomala ed ipertrofie;
  • Presenza di patologie in corso quali dermatiti;
  • Infezioni batteriche o fungine in corso;
  • Assunzioni di farmaci anticoagulanti.


Come si svolge la seduta di peeling?

  • Accurata detersione del viso
  • Applicazione del peeling chimico scelto a seconda della tipologia di intestetismo da trattare
  • tempo di posa
  • neutralizzazione
  • maschera lenitiva
  • rimozione ed applicazione di filtro solare SPF50+

 

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